Combattere la dipendenza da Internet con un giardino Zen
Non si scoraggi chi non possiede un giardino e non si scoraggi chi ne possiede uno che è invaso dalle erbacce. Anche nei balconi si possono coltivare erbe aromatiche, fiori di tutti i tipi e chi ha a disposizione un terrazzo può piantare nei vasi agrumi o piccoli alberi da frutto e abbellirlo con piante ornamentali. Nelle grandi città esistono orti cittadini gestiti da piccole comunità. Nel caso non abbiate un balcone un terrazzo e neanche un orto cittadino nelle vicinanze di casa vostra, esiste come rimedio Il giardino Zen. Il giardino Zen da tavolo è contenuto in una scatola di legno con all’interno della sabbia fine, con delle piccole pietre, rocce ed altri ornamenti. Non manca un rastrellino per creare percorsi, onde e plasmare a piacimento il giardino.
Il piccolo giardino Zen può sembrare un gioco e per certi versi lo è. Se consideriamo che spesso, il lavoro ci costringe a ore e ore di posizioni statiche e la dipendenza da internet e dai social è un fatto assodato: basta soffermarsi ad osservare per due fermate i viaggiatori nella metro di una grande città. Tutti incollati con lo sguardo sullo smartphone nel loro rapporto autistico con il cellulare o il tablet. Tempo addietro quando il telefonino, con tutte le funzionalità di cui attualmente dispone, non era entrato prepotentemente nella vita di tutte le persone; si vedeva ancora qualche ragazzo cercare di conoscere con una improbabile scusa, la bella ragazza che gli sedeva accanto in metrò. Ora anche gli incontri sentimentali avvengono attraverso le app.
Tornando alle posizioni statiche, rigide dei lavori moderni
negli uffici, può essere molto utile “staccare” gli occhi dal computer per una
breve pausa e rivolgerli alla cura del
giardino zen. Può essere un momento in cui tirare un sospiro di sollievo,
allontanare le preoccupazioni per concentrarsi esclusivamente su come mettere
quella pietrina che proprio non ne vuol sapere di stare nel posto assegnato. Provate!
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